Ebbene sì, sono tornata per l’ennesima volta a Parigi! Che ci posso fare, insieme a Berlino è una delle città europee che preferisco e in cui mi trovo particolarmente a mio agio. Tanto a mio agio che stavolta ho deciso di andarci da sola: avevo voglia di mettermi alla prova ma senza esagerare che qui soffriamo comunque di ansietta e bruciori di stomaco, quindi per il mio primo viaggio in solitaria ho un po’ barato scegliendo una città che conoscevo abbastanza bene.

Com’è andata? Ho dei consigli da dare per chi vuole approcciarsi a un viaggio da sol*? Assolutamente no. Io sono stata bene durante il giorno, ma la sera a letto mi fioccavano in mente pensieri del genere: “E se ora mi viene un attacco di appendicite e sto male in un paese straniero? Non so nemmeno il francese! Cazzo! Ma perché ho deciso di partire da sola?”. Tutto nella norma, insomma. Per fortuna durante il giorno mi distraevo con dosi massicce di pain au chocolat e con il mio programma serrato di cose da vedere… per giunta tutte gratuite. Qui sotto ve ne parlo approfonditamente, che di sicuro mi viene meglio che dare consigli sui viaggi in solitaria!

Cosa fare gratis a Parigi? 1° giorno

Appena arrivata a Parigi mi sono buttata immediatamente al Musée de la Vie romantique, il quale fa parte dei numerosi musei gratis di Parigi. A proposito: ho scoperto che esiste un accordo di reciprocità tra Roma e la capitale francese, il quale consente a noi romani di visitare gratuitamente i musei della municipalità parigina presentando un documento d’identità (e viceversa i parigini possono visitare gratis diversi musei romani).

Torniamo al Musée de la Vie romantique: si trova nel cuore di Montmartre ed è quanto di più parigino si possa immaginare. Contiene infatti diverse opere e cimeli risalenti al periodo Romantico; in particolare, ospita molti ricordi di George Sand e del pittore Ary Scheffer (il quale visse proprio nella sede del museo) nonché un calco della mano destra di Chopin. Non voglio fare la bestia senza cultura, però devo dire che mi è piaciuto più l’esterno del museo piuttosto che il suo interno: è che si tratta di un edificio adorabile immerso nel verde, con una sala da tè ancora più adorabile. Ci possono perdere ore e ore a leggere, senza nessuno che ti rompa le scatole. 

museo vita romantica

A proposito di luoghi in cui nessuno ti rompe le scatole: sempre a Montmartre è possibile imboccare in una stradina nascosta e senza uscita, conosciuta come Villa Léandre, piena di villette dal tetto a punta con particolari affascinanti come battenti a forma di mano e giardini rigogliosi. Questo almeno da una parte della strada, perché dall’altro lato si trovano piccoli condomini più moderni ma altrettanto eleganti.

E a proposito di posti dove passare ore a leggere senza rotture: nel pomeriggio del mio primo giorno a Parigi ho fatto un salto anche nella magnifica, gloriosa BNF Richelieu, ossia la Biblioteca Nazionale di Francia. L’ingresso è gratuito e aperto a tutt* solo per quanto riguarda la Sala Ovale, ma fidatevi che basta e avanza: contiene libri e divani comodissimi a perdita d’occhio, il tutto sotto un soffitto che sembra provenire direttamente dall’Opéra Garnier o da Versailles.

Proprio di fronte alla BNF Richelieu c’è un’altra chicca, sempre gratuita: la Galerie Vivienne, un passaggio coperto raffinato e pieno zeppo di negozietti e bistrot pariginissimi.

galerie vivienne

Bonus mangereccio: ovviamente per il cibo ho dovuto cacciare fuori la grana, ma devo dire che ho sempre mangiato molto bene spendendo il giusto. Ad esempio, la sera del primo giorno ho cenato al Bistrot Victoires: se volete mangiare in pieno centro a Parigi gustando i piatti tipici della tradizione francese senza dare via un rene è perfetto. C’è sempre un po’ di fila ma scorre, in più hanno il menu in italiano e sono rapidi e molto cortesi.

Cosa vedere gratis a Parigi: 2° giorno

Altro giorno, altro museo: sono andata a visitare la Maison Victor Hugo a Place des Vosges, dove il celebre scrittore visse dal 1832 al 1848. Quadri, memorabilia di Hugo e carte da parati pazze: ci si passa un’oretta davvero piacevole, tanto più se amate i suoi libri. E ovviamente anche qui c’è anche un cafè adorabile, come te sbagli?

maison victor hugo

Nel pomeriggio ho visitato un luogo iconico di Parigi, anche se al di fuori dei suoi sentieri più turistici: il Mercato delle pulci di Saint-Ouen, particolarmente famoso per l’oggettistica e i mobili. E che mobili! Avrei voluto comprare tutto, perché era pieno di mobili di design anni ’60 e ’70, ovvero quelli che preferisco ma sono troppo povera per comprare. Poco male, c’è da rifarsi gli occhi comunque: i proprietari dei vari stand, poi, sono davvero pittoreschi, sembrano usciti da un film francese noir (e hanno un sacco di cani pittoreschi quanto loro). Ci sono anche dei locali mangerecci dall’aspetto interessante che inframmezzano questo vero e proprio labirinto di antiquariato.

saint ouen

Non contenta, dopo sono anche andata a visitare il Petit Palais, in pieno centro a Parigi: incredibile ma vero, anche questo museo spettacolare, che ospita collezioni permanenti insieme a esibizioni temporanee, è… gratuito! E una volta ammirate tutte le opere è possibile fermarsi a riposare nel giardino interno.

Bonus mangereccio: a Parigi bisogna per forza provare qualche cucina esotica, e stavolta mi sono buttata sul libanese. Per la precisione, ho mangiato da Assanabel, una catena elegantina che si trova in diverse zone della città. Staff cortesissimo, cibo delizioso e locale confortevole: per me un grande sì.

Cosa fare a Parigi gratis: 3° giorno

Altro giorno, altra biblioteca scenografica ma gratuita: è il turno della Bibliothèque Mazarine, la più antica biblioteca pubblica di Francia, situata nientepopodimeno che sul lungosenna. Una robetta insomma. Dopo questa tappa, sono passata a vedere la Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa, una chiesetta kitsch che sembra uscita da un film di Sofia Coppola. Hanno anche un negozio dove vendono delle medagliette carine e dei bagni gratuiti (perdoname madre por mi blasfemitas).

Dopo un breve passaggio davanti alla casa dove abitarono Serge Gainsbourg e Jane Birkin, mi sono dedicata al window shopping nei negozi che trovate dopo la foto.

serge gainsbourg

Casa di Serge e Jane

Messy Nessy’s Cabinet

Seguo da anni il profilo IG di Messy Nessy Chic (aka Vanessa Grall) per avere la mia dose quotidiana di Parigi insolita. Perciò, quando ho visto che aveva aperto un negozio dedicato a oggetti strani e curiosi mi ci sono fiondata. Ce n’è per tutti i gusti: Indovina Chi con i personaggi dei film di Wes Anderson, i libri di Messy Nessy dedicati a Parigi, bottigliette che contengono l’acqua della Senna (rigorosamente da tenere sigillate per non rischiare di prendere l’escherichia coli come gli atleti delle ultime Olimpiadi). E ho anche conosciuto Messy Nessy in persona: è stata proprio lei a raccontarmi del gemellaggio tra Roma e Parigi di cui sopra.

messy nessy cabinet

Mariage Frères

Semplicemente il tempio del tè a Parigi. Appena entri ti senti avvolgere da un profumo invitante e vorresti comprare tutte le scatole di tè che vedi, peccato che costino una scoppola. Poco male, perché puoi consolarti con una visita al piano superiore del negozio, dove c’è un piccolo museo dedicato alla storia del brand e del tè. Grazie di pensare anche a noi poveri, Mariage Frères!

mariage freres

Sens Unique e Dover Street Parfums Market

Da appassionata di profumi, non potevo lasciarmi scappare queste due chicche presenti nel Marais: negozi pieni di marchi di profumi mai visti e altri che volevo annusare da tempo. E soprattutto negozi con commessi che ti fanno annusare TUTTO. Ho tocchignato e odorato mille boccette senza che nessuno mi seguisse come un falco o mi trattasse con sufficienza. Alla faccia di chi parla sempre della puzza sotto al naso dei francesi.

Nella centralissima Rue Saint-Honoré si trovano invece diversi monomarca di profumi, come Byredo, Le Labo, Roger & Gallet, L’Artisan Parfumeur e molti altri ancora. Anche lì potete annusare la qualunque in tutta tranquillità!

Bonus mangereccio: per un pranzo o una merenda veloci quanto soddisfacenti andate in uno dei numerosi punti vendita di The French Bastards. Nonostante sia una catena fa dei prodotti davvero goduriosi e dalle dimensioni rilevanti: il pain au chocolat con la crema di mandorle è grande come la mia faccia. Dio, non mi fate parlare dei pain au chocolat che ora riprenoto un volo per Parigi!